Case Green: cosa sono e cosa comporta la nuova Direttiva Europea
Il tema delle Case Green è al centro del dibattito pubblico e delle strategie di sviluppo dell’Unione Europea.
L’obiettivo è ambizioso: trasformare il parco edilizio esistente e guidare le nuove costruzioni verso un futuro a basso impatto ambientale e ad alta efficienza energetica. Questa transizione energetica nel settore dell’edilizia è cruciale per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica e comporta cambiamenti significativi per cittadini, aziende e professionisti.
- Cosa sono le case green
- Cosa è e cosa prevede la Direttiva Europea sulle case green
- Obblighi e scadenze della casa green
- Cosa cambia con la direttiva sulle case green
Cosa sono le case green
Le “Case Green” sono immobili progettati, costruiti o riqualificati per minimizzare il proprio impatto ambientale e massimizzare la prestazione energetica. Non si tratta solo di installare impianti fotovoltaici o un cappotto termico, ma di un approccio integrato che considera l’intero ciclo di vita dell’edificio.
Le caratteristiche principali includono:
- Elevata efficienza energetica: consumare meno energia per riscaldamento, raffrescamento, illuminazione e acqua calda
- Materiali sostenibili: preferire materiali ecologici, riciclati, riciclabili e a basso contenuto di carbonio incorporato
- Utilizzo di fonti rinnovabili: sfruttare fonti rinnovabili come il sole (attraverso impianti fotovoltaici o solare termico) per coprire parte del fabbisogno energetico.

- Riduzione degli sprechi: ottimizzare l’uso dell’acqua e gestire correttamente i rifiuti prodotti.
- Basso impatto ambientale: mirare a emissioni zero o quasi nulle di gas serra durante la fase di utilizzo.
- Salubrità e comfort: garantire ambienti interni sani e confortevoli per gli occupanti.
Cos’è e cosa prevede la Direttiva Europea sulle case green
La “EPBD Energy Performance of Building Directive” (Direttiva sulla Prestazione Energetica nell’Edilizia) è la principale normativa dell’Unione Europea che stabilisce il quadro per migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
La direttiva prevede:
- Standard minimi di prestazione energetica (MEPS): gli Stati Membri dovranno definire e applicare standard minimi di prestazione energetica per gli edifici residenziali e non residenziali, sia esistenti che per le nuove costruzioni.
- Obiettivo “emissioni zero” (ZEB): tutte le nuove costruzioni dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2030 (e dal 2028 per i nuovi edifici pubblici).
- Miglioramento della “smart readiness degli edifici”: incentivare l’adozione di tecnologie intelligenti (come la soluzione smart Bticino) per ottimizzare i consumi energetici e migliorare l’interazione con la rete.
- Riqualificazione del parco edilizio esistente: un forte impulso alla ristrutturazione energetica degli immobili con le peggiori prestazioni, per migliorarne la classe energetica.
- Eliminazione graduale dei combustibili fossili: stop alle caldaie a gas (e altri sistemi basati su combustibili fossili) nelle nuove costruzioni e progressiva eliminazione negli edifici esistenti, favorendo sistemi basati su fonti rinnovabili.
- Promozione della mobilità sostenibile: previsione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici. L’obiettivo è facilitare la transizione verso un trasporto a zero emissioni, integrando negli edifici soluzioni avanzate e connesse come le colonnine di ricarica Bticino.

Obblighi e scadenze della casa green
La Direttiva Europea fissa degli obiettivi e delle scadenze che gli Stati Membri, inclusa l’Italia, dovranno recepire nei propri ordinamenti, ad esempio attraverso un piano nazionale di ristrutturazione:
- Nuove costruzioni: obbligo di essere edifici a emissioni zero (ZEB) a partire dal 1° gennaio 2030. Per i nuovi edifici pubblici o di proprietà pubblica, l’obbligo scatta dal 1° gennaio 2028.
- Edifici residenziali esistenti: il parco immobiliare residenziale dovrà raggiungere, in media, almeno la classe energetica E entro il 2030 e D entro il 2033.
- Caldaie a gas: divieto di incentivi per l’installazione di caldaie a gas autonome a partire dal 2025 e progressiva eliminazione, promuovendo il passaggio a sistemi di riscaldamento alimentati da fonti rinnovabili.
Cosa cambia con la direttiva sulle case green
La nuova Direttiva Europea sulle case green porterà una serie di cambiamenti significativi per tutti gli attori coinvolti.
Per i proprietari di immobili sarà necessario pianificare interventi di efficientamento energetico come l’installazione di un cappotto termico, la sostituzione degli infissi, l’adozione di impianti fotovoltaici o pompe di calore. A fronte dei costi iniziali, si otterranno vantaggi come un significativo risparmio energetico in bolletta (espressi in euro), un miglior comfort abitativo e un aumento del valore dell’immobile. Per supportare questi interventi, si prevede il mantenimento o l’introduzione di incentivi e bonus fiscali.
Per le aziende e i professionisti del settore edilizia si aprono nuove opportunità di mercato legate alla riqualificazione energetica, alla progettazione sostenibile, all’installazione di tecnologie innovative e alla fornitura di servizi e soluzioni per l’efficienza energetica. L’utilizzo di software termotecnico diventerà ancora più cruciale per la progettazione e la certificazione della classe energetica.
La riduzione dei consumi energetici e delle emissioni contribuirà in modo decisivo alla lotta al cambiamento climatico e al raggiungimento degli obiettivi della transizione energetica.
Bticino, con le sue soluzioni per la smart home e la gestione dell’energia, è pronta a supportare questa trasformazione, aiutando a fornire tecnologie per l’efficientamento e il monitoraggio dei consumi energetici, facilitando il percorso verso un’edilizia più sostenibile e a basso impatto ambientale.